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Si è Rotto il Natale

È Natale. Di nuovo. Questo è il mio sedicesimo Natale nel mondo, ed il mio secondo Natale sul blog. Che festa strana, il Natale. Che anno strano, il 2017. L’anno scorso, sempre il 24 Dicembre, scrissi un vero e proprio inno alla vita, immersa totalmente fra lucine colorate e pastorelli, che inizia a posizionare con maestria quasi due mesi prima dell’effettivo 25 dicembre. Quest’anno non ho nemmeno fatto il presepe. C’è un vecchio proverbio del mio paese che fa: “Rutta pe rutta, ruppimula tutta”. Il significato letterale sarebbe “ormai che una cosa ha iniziato a rompersi, è inutile tenerla in vita più del dovuto, conviene distruggere subito.” Tendenzialmente questo Natale sta passando così, a rutta pe rutta. Si sono “rotti” i miei nonni, lasciando solo una casa vuota. Si sono “rotti” molti rapporti. Quello con la mia babysitter (che forse sarebbe meglio chiamare “la mia seconda mamma”) non si è rotto, ma lei comunque non è con me, il che equivale a dire che si è “rotto”. Si sono “rotte” le tradizioni, che rendevano il Natale magico. Quando ero più piccina, in paese, gli uomini uscivano a suonare la novena, con ciaramelle, organetto e tamburello. Le strade erano illuminate, ed a Razzà ogni anno si faceva un enorme falò, in cui ci si riuniva e si stava assieme. La notte del 24, dopo la messa, si faceva la spaghettata e si stava in giro fino alle quattro del mattino, ed il mattino dopo si pranzava tutti assieme. Sono lieta di avere questi ricordi, perché, purtroppo, solo di ricordi si tratta. Sono ciecamente convinta che i miei figli non conosceranno il significato della parola “assieme”, né sapranno cosa fosse la felicità. Inizialmente credevo che fossi io la “rotta” verso il Natale, quando invece è il mondo ad essere “rotto”. Non capisco ancora in che misura, ma è sicuramente rotto. Forse si è solamente rotto un pò le palle, un pò come me, dell’ipocrisia, della falsità, dei saluti a convenienza. O forse si è rotto nel vero senso della parola, e tra poco imploderà. Sta di fatto che, l’unico regalo che vorrei per questo Natale, sarebbe avere delle persone a cui cucinare, per cui apparecchiare, con cui giocare a tombola. Mi basterebbe solo avere nove, o forse dieci anni, quando ancora andava tutto bene. Quando ancora c’erano tutti.

Adesso vi lascio, sperando di non avervi rattristato,

Perché, nonostante tutto, io il Natale lo amo.

Sempre vostra,

Lea.❤️

28 pensieri su “Si è Rotto il Natale”

  1. Il Natale e la gente si sono rotte perché si è passati da un’era del “rutta? se aggiusta” (non so se si dice così 😀 ) al “rutta? se butta”. Come nei matrimoni: prima si rimaneva insieme nonostante tutto, ora al primo problema subito si vuole buttare, senza aggiustarlo. Da un estremo ad un altro. Ciao Lea, comunque buon Natale, e come si dice in Sardo “a àteros annos mènzus” (che ci siano annate migliori di questa).
    Pensa te, il 2017 (già 17…), ma poi ci sono stati tre Venerdì 17: Febbraio, Marzo e Novembre. A voja de sfiga… ahaha. Ad ogni modo “ma che ce frega, ma che ce ‘mporta, noi festeggiamo lo stesso”.
    Come cantava Pavarotti (non uno qualunque): “Miserere, misero me! Però brindo alla vita”. Ed è quello che si deve fare. E allora… a àteros annos mènzus 😉 Un abbraccio.

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    1. “Rutta? Si ietta”/“Rutta? Si ggiusta”. Noi abbiamo un dialetto strano, le parole che iniziano per vocale le facciamo iniziare per consonante e viceversa. A parte gli scherzi, è proprio vero! C’è una bellissima canzone di Violeta Parra, che si chiama “Gracias a la vida” ed insegna ad amare la vita nonostante tutto. Forse è proprio questo che servirebbe al mondo, un po’ di “nonostante tutto”. Buon Natale, anche se ormai il Natale sta finendo. Un bacio.😘

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    1. Non sei il primo a cui sento dire che odia il Natale. Infondo Natale è un giorno come gli altri, però, se si è con le persone giuste, può diventare un giorno meraviglioso. Non è Natale il 25 Dicembre, ma quando si sta bene.
      Anche se forse non ami sentirtelo dire, Buon Natale❤️

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  2. Sai Lea, a me il Natale piace tanto… ma quest’anno lo trascorrero’ “solo” con la mia donna… mio Papà è ammalato, mia mamma si sente sola e per assurdo quindi non vuole uscire di casa, le mie due sorelle sono una a Cuba e l’altra nello Sri Lanka.
    Noi abbiamo festeggiato semore tutti assieme il 24 sera da sempre… ma sono felice di passarlo con la mia compagna: è il secondo Natale che passiamo insieme e ne sono felice. Basta accontentarsi a volte se no tutti troviamo di sicuro sempre e comunque uno o più motivi per lamentarci è star male.
    Ho da poche ore pubblicato una mia poesia sul Natale che vivrò dentro me. La nascita io l’ho già superata, il dolore e la morte interiore anche. Per me oggi e domani saranno giorni molto simili alla Pasqua di resurrezione anche se immerso tra luminarie e lucine colorate e dolci melodie….
    Questo mio secondo Natale di vita nuova mi spetta e me lo godo con chi c’è.
    A tutti gli altri un buon Natale dal cuore.
    Anche a te.

    P.s. se vuoi leggere la poesia di cui ti ho accennato vai sul mio blog. Un abbraccio.

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    1. Che bella la poesia!😍 Spero che tuo papà si rimetta presto, e che possiate ancora festeggiare molti Natale assieme. Ma infondo basta stare con chi si vuole bene, ed il leggo molto amore verso la tua compagna. Un bacione e buon Natale❤️

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